Dentini storti: E’ normale che gli incisivi inferiori permanenti nascano storti?
La crescita del primo dentino è un grande evento nella vita di ogni bambino ma non sempre purtroppo privo di fastidi. I bambini più sensibili possono presentare infatti anche una lieve febbre (che può aumentare in fase di eruzione del dente, quando cioè il dentino rompe la gengiva per uscire allo scoperto), diarrea, nervosismo e conseguenti disturbi del sonno. Molte mamme sanno di cosa stiamo parlando e per ovviare a questi problemi è buona norma rivolgersi al proprio pediatra che saprà consigliarvi su come comportarsi.
Se i dentini nascono storti cosa si può fare?
In fase di crescita, la cosa più opportuna è tenere semplicemente sotto controllo la situazione ma senza crearsi troppi problemi. La crescita dei dentini da latte si protrae infatti di solito fino ai 2 anni e mezzo circa ed è buona norma attendere la fine di questa fase prima di intervenire in qualsiasi modo.
Quando fare la prima visita di controllo?
Secondo l’AAO (American Association of Orthodontics, riferimento mondiale per l’ortodonzia) l’età giusta per recarsi alla prima visita è tra i 4 e i 7 anni. Il contatto precoce con lo Specialista in Ortodonzia consente al bambino di vivere l’incontro con serenità perchè privo del criterio dell’urgenza terapeutica. L’ortodonzista che prende contatto con?il bambino precocemente, può osservare se ci sono problemi funzionali, se la deglutizione sta evolvendo adeguatamente e se la permuta dei denti segue il?suo iter naturale. Inoltre può consigliare al bisogno il rinforzo?del mantenimento dell’igiene orale, dare consigli sull’alimentazione e soprattutto porre le basi per una relazione di fiducia tra bambino, medico e famiglia.
I fattori che determinano la posizione e l’orientamento dei denti sono molti:
- predisposizione genetica
- abitudini viziate (l’uso o meno del famigerato ciuccio è quello più comunemente demonizzato ma anche il modo di usare la lingua che, non dimentichiamolo, è il muscolo che ci aiuta a parlare, a mangiare, a deglutire, azioni che un bimbo deve imparare a fare correttamente)
- problemi respiratori (respirazione orale)
- perdita precoce o tardiva dei denti da latte
I DENTI SOVRAPPOSTI
Spesso capita che alcuni dentini decidui non cadano esattamente in contemporanea alla nascita di quelli permanenti corrispondenti. Accade quindi che il bimbo abbia per un breve periodo alcuni denti in “doppia fila”. Un tipico e frequentissimo esempio è rappresentato dagli incisivi inferiori permanenti che erompono dietro a quelli da latte ancora presenti. Spesso i genitori si rivolgono al dentista allarmati per la posizione anomala dei nuovi denti.
In realtà però questa situazione è normale e accade di frequente. Il dentista può intervenire aiutando semplicemente i denti decidui a cadere, spesso invitando solo il piccolo paziente a muoverlo e giocare col dentino. Una volta caduto, sarà poi la spinta della lingua a riportare l’incisivo permanente nella sua posizione corretta, senza alcun tipo di apparecchio.
In questa fase è inoltre opportuno eliminare tutte le cattive abitudini: l’uso del ciuccio, il succhiarsi il pollice, mangiare caramelle gommose. Da questo momento in poi il bimbo dovrà essere controllato (almeno una volta all’anno) e dovrà essere aiutato a prendersi cura dell’igiene, all’inizio con il prezioso aiuto dei genitori e poi piano piano in autonomia, ma sempre con la supervisione della mamma o del babbo. L’aiuto concreto dei genitori a mantenere l’igiene orale del bambino, spazzolando essi stessi eventualmente con uno spazzolino elettrico i dentini decidui ed i primi permanenti appena usciti contribuirà a ridurre drasticamente l’insorgenza di carie.
DAI 6 ANNI IN POI
Con la nascita dei primi molari permanenti la dentatura inizia ad avvicinarsi alla conformazione della fase finale di crescita, perciò se vi sono anomalie è dopo questa età che ha più senso valutare un intervento ortodontico.
ORTODONZIA NEI BAMBINI
Quando si tratta di piccoli pazienti, valutare la reale necessità di un intervento ortodontico è fondamentale. Da questo punto di vista, una visita entro i 7 anni consentirà allo Specialista in Ortodonzia di pianificare il trattamento più adeguato all’età più corretta. Quando c’è l’indicazione per un trattamento precoce, sarà possibile per l’ortodontista ottenere risultati impossibili da raggiungere una volta terminata la crescita e lo sviluppo delle ossa mascellari.
In alcuni casi piccoli interventi temporanei possono correggere in fase iniziale delle leggere anomalie che potrebbero portare a problematiche più serie.
In altri invece possono essere intercettati difetti scheletrici, correggibili con terapie relativamente brevi ma che possono ristabilire un corretto equilibrio funzionale nella crescita residua. L’espansione del palato ad esempio porta grandissimi vantaggi anche a livello della respirazione nasale, ed è infatti ormai considerata, anche nelle linee guida americane, come opzione terapeutica importante nei bambini affetti da apnee ostruttive notturne.
In molti casi però bisognerà soltanto attendere la fine della permuta dei denti da latte, seguendo il bambino nella crescita, con dei controlli annuali o semestrali.
Quali sono dunque i vantaggi di una valutazione ortodontica per i più piccoli?
Aiutare il corretto sviluppo dei supporti ossei, ristabilire una buona funzionalità respiratoria e di deglutizione avvalendosi anche del supporto dei colleghi Otorini e della Logopedia, eliminare piccoli difetti iniziali per escludere successive patologie, correggere anomalie che non controllate potrebbero dare problemi più importanti in età adulta.
Dott Federico Migliori
Ortodonzista Studio Cortellini